“Villa di Donato è situata nella cinquecentesca Piazza Sant’Eframo Vecchio, in prossimità del convento dei Cappuccini e delle annesse Catacombe, in quella parte della Napoli antica che si trova alle spalle dell’Albergo dei Poveri e del Real Orto Botanico. L’ingresso, che si apre sulla corte, è attiguo alla rimessa delle carrozze, nella quale sono stati inseriti – come tracce della memoria – alcuni marmi, rinvenuti durante le operazioni di restauro del giardino. Una scala a doppia rampa introduce al piano nobile, dove l’ampio salone ed i salotti conservano intatta l’atmosfera dell’epoca. Gli affreschi del periodo di Ferdinando IV – ottimamente conservati e mai restaurati – evocano scene di caccia e di vita campestre , ritraendo gli antichi abitanti della casa, gli artigiani ed i progettisti che realizzarono la Villa. La casa, rimasta disabitata per circa trent’anni dopo la morte della Marchesa Maria, solo recentemente ha recuperato la sua originaria caratteristica di residenza familiare.”
(FAI – Fondo Ambiente Italiano)
“Gli stessi proprietari hanno affrontato la sfida del recupero conservativo, rintracciando nelle memorie di famiglia e nei documenti le linee guida dell’intervento. Il loro scopo è stato quello di mantenere intatta l’identità della casa, aiutati dall’unità dell’impianto architettonico che non ha subito, nel tempo, significative modificazioni. Il lavoro di recupero ha consentito di restituire all’intero complesso il suo carattere di luogo di svago, riconfermando la destinazione originaria, testimoniata dall’iscrizione presente nel giardino d’inverno, che ripercorre i nomi delle nobili dame che contribuirono a rendere questa dimora sempre più gradevole.”
(Repubblica.it)